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Dazi Usa, un rischio per l’export della meccanica italiana

Il presidente di Anima Confindustria, Pietro Almici, lancia una richiesta di azione al Commissario Ue Maroš ŠefčovičIn un contesto globale sempre più complesso e competitivo, l'industria meccanica italiana rappresentata da Anima Confindustria sta affrontando sfide significative a causa dei recenti dazi imposti dagli Stati Uniti. Il 19 agosto, la Casa Bianca ha annunciato l'introduzione di dazi fino al 50% su prodotti e componenti in acciaio, alluminio e derivati, una misura che minaccia la competitività delle imprese italiane nel primo mercato di riferimento per il settore meccanico, con esportazioni che nel 2024 hanno raggiunto i 4,4 miliardi di euro.Pietro Almici, presidente di Anima Confindustria, ha dichiarato: «È fondamentale che l'Unione Europea risponda in modo coordinato a queste misure protezionistiche. In occasione della sua visita in Italia, chiediamo al Commissario Ue Maroš Šefčovič di intensificare le trattative con il governo statunitense per ridurre gli oneri burocratici ed eliminare gli extra-dazi sui prodotti della meccanica contenenti acciaio, alluminio e rame. Riteniamo necessario definire una strategia di difesa e accelerare la diversificazione dei mercati, includendo nuovi accordi commerciali come quello con il Mercosur. L'industria meccanica è storicamente il motore dello sviluppo economico e sociale dell'Europa. Le imprese del settore non solo trainano le esportazioni, ma contribuiscono anche significativamente alla stabilità economica e alla coesione sociale, con il 60% della produzione destinato all'export. In questo momento storico – prosegue Almici – accordi specifici tra dogane statunitensi ed europee permetterebbero di ridurre le conseguenze burocratiche, che nel caso delle Pmi può determinare l’impiego anche di 2-3 persone per due settimane da dedicare a una sola commessa. Un costo aziendale chiaramente insostenibile per le aziende piccole e medie che sono la stragrande maggioranza del tessuto manifatturiero meccanico italiano.»Nonostante le recenti tensioni commerciali, l'export meccanico ha dimostrato una notevole resilienza. Nel primo semestre 2025 il fatturato export dei settori rappresentati da Anima Confindustria si è mantenuto stabile, con una crescita di +0,4% che ha permesso di superare i 19,8 miliardi di euro (dati ufficio Statistica e Market Intelligence di Anima). In questo scenario, è cruciale per l'industria meccanica sviluppare nuove strategie per salvaguardare e ampliare il mercato. La diversificazione delle destinazioni, già in atto verso Nord America, Medio Oriente e Africa, rappresenta una leva strategica per rinforzare l’export italiano e migliorare la bilancia commerciale, che ha mostrato segni di riequilibrio negli ultimi anni. Un buon esempio potrebbe arrivare dal Piano Mattei, lanciato nel 2024, che offre un'opportunità concreta per il rilancio delle capacità tecnologiche italiane in Africa, sostenendo lo sviluppo locale attraverso partenariati paritari e creazione di opportunità per le Pmi meccaniche europee. Allo stesso modo, in Europa, l’armonizzazione e la diffusione degli standard tecnici europei nei Paesi partner permetterebbe di facilitare l’export e l’integrazione industriale nel nostro continente.«Chiediamo che nelle prossime trattative commerciali, l'Unione Europea inserisca strumenti concreti per la convergenza normativa, al fine di ridurre tempi e costi e creare corridoi industriali senza barriere», ha aggiunto Almici. «La posizione strategica dell'Italia nell’industria manifatturiera dell’Ue è fondamentale per garantire una performance commerciale solida e contribuire alla diffusione degli standard industriali europei.»ANIMA Confindustria è l'organizzazione industriale di categoria che, all'interno di Confindustria, rappresenta le aziende della meccanica varia e affine, un settore che occupa 221.700 addetti per un fatturato di 55,5 miliardi di euro e una quota export/fatturato del 59% (dati Ufficio Studi Anima). I macrosettori rappresentati da ANIMA sono: edilizia e infrastrutture; movimentazione e logistica; produzione alimentare; produzione di energia; produzione industriale; sicurezza e ambiente


Valvole e rubinetti italiani: un comparto strategico da quasi 10 miliardi di euro.

Nel I semestre cresce l’export (+4,6%). Gli Stati Uniti tornano primo mercato di destinazione, ma per il 2026 preoccupano i dazi. Il settore valvole e rubinetti italiano ha fatturato nel 2024 9,55 miliardi di euro (+1,8% sul 2023), con l’export che rappresenta ben il 63% dei ricavi.Anche nel I semestre 2025 l’export è aumentato del 4,6%, raggiungendo un fatturato di oltre 3 miliardi di euro. Tra i Paesi di destinazione crescono i ricavi verso Stati Uniti, Germania e Arabia Saudita, calano invece in Cina. Codice Ateco “Altri rubinetti e valvole" è all’ottavo posto nella classifica dei primi dieci prodotti italiani per saldo commerciale nel 2024, con un valore di 5,3 miliardi di euro.Durante l’assemblea a Milano presenti 12 associazioni internazionali (da USA, Giappone, Germania, Francia, Regno Unito) riunite per il "Milano White Paper", il position paper condiviso su idrogeno, nucleare ed energia.Principali fattori di rischio per il 2026: dazi verso gli Stati Uniti, eccessivo carico burocratico e doganale, svalutazione del dollaro, aumento del prezzo del rame, carenza strutturale di personale qualificato, e impatto del quadro normativo. Inoltre, il settore energetico è la sfida per migliorare la competitività delle imprese, con il prezzo dell’energia che resta tra i più elevati nella UE.Le valvole e i rubinetti sono ovunque, dal settore energetico alle nostre case fino agli impianti industriali e alle infrastrutture. E l’Italia, con circa 500 imprese industriali e 30mila addetti, si conferma un’eccellenza a livello globale, posizionandosi come secondo mercato per dimensione più forte in Europa, dopo la Germania, e tra i primi sei a livello mondiale, insieme a Corea, Giappone, Cina, Usa e Germania.Secondo i dati dell’Ufficio Statistica di Anima Confindustria, presentati a Milano il 24 Ottobre da Sandro Bonomi, Presidente dell’Associazione Italiana Costruttori Valvole e Rubinetteria (federata ad Anima Confindustria) nel corso dell’assemblea annuale dei soci AVR, nel 2024 il settore ha raggiunto un fatturato di 9,55 miliardi di euro, registrando una crescita dell’1,8% rispetto al 2023. L’export si conferma il principale motore del comparto, rappresentando il 63% dei ricavi. Anche nel primo semestre del 2025, le vendite verso l’estero sono cresciute del 4,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, superando i 3 miliardi di euro.Tra i Paesi di destinazione, nei primi sei mesi dell’anno rispetto allo stesso periodo del 2024, gli Stati Uniti si confermano al primo posto sia per quota di export (11,3%, pari a 343,4 mln di euro), sia per crescita (+19,4%). Seguono la Germania, con una quota dell’8,9% (272,2 mln di euro, +1,9%) e l’Arabia Saudita, anch’essa all’8,9% (271,9 mln di euro, +13,3%). La Cina, con una quota del 6,1% (186,9 mln di euro), registra invece una contrazione del 4,4%.Un settore strategico, come emerge dall’analisi presentata da Marco Fortis, Vice Presidente di Fondazione Edison: il codice Ateco “Altri rubinetti e valvole” si colloca all’ottavo posto nella classifica dei primi dieci prodotti italiani (Ateco a 4 cifre) per saldo commerciale nel 2024, con un valore di 5,3 miliardi di euro[1], davanti a comparti come la farmaceutica di base e i componenti per autoveicoli.Dall’assemblea emergono segnali positivi per lo sviluppo del comparto, ma anche criticità che potrebbero incidere sulla competitività delle imprese.Tra le opportunità, l’accordo commerciale tra Unione Europea e Paesi del Mercosur apre nuovi spazi di crescita, prevedendo la graduale eliminazione dei dazi su oltre il 90% dei prodotti industriali: un’intesa che offre al settore italiano delle valvole e dei rubinetti la possibilità di rafforzare la presenza in Sud America - in particolare in Brasile e Argentina - e di diversificare i flussi di export, riducendo per quanto possibile la dipendenza da mercati soggetti a tensioni tariffarie.Tra i fattori di rischio, invece, preoccupa l’incertezza costituita dai dazi verso gli Stati Uniti, primo mercato di destinazione per il comparto, che potrebbe comportare nei prossimi anni una contrazione del fatturato attualmente difficilmente quantificabile.A questo si aggiungono ulteriori fattori di rischio: l’eccessivo carico burocratico e doganale, che aumenta sensibilmente il lavoro necessario per l’export, sottraendo risorse alla produzione e alla vendita; la carenza strutturale di personale qualificato, in particolare figure tecniche e specializzate; l’impatto del cambiamento del quadro normativo, che potrebbe penalizzare le imprese italiane; la perdita di competitività dovuta al rafforzamento dell’Euro sul dollaro USA; il considerevole aumento del prezzo del rame che pare si protrarrà nei prossimi anni. Inoltre, bisognerà prestare particolare attenzione al settore energetico, i cui costi, tra i più alti della Ue, impattano direttamente sulle imprese italiane. Nucleare, idrogeno, transizione verso fonti energetiche pulite sono quindi le sfide per rendere le nostre imprese più competitive rispetto agli altri Paesi. “Il settore delle valvole e della rubinetteria rappresenta un’eccellenza a livello globale: un comparto altamente specializzato, riconosciuto in tutto il mondo per qualità, innovazione e capacità di servire mercati complessi - dichiara Sandro Bonomi, Presidente di Avr - Le nostre aziende si trovano oggi ad affrontare sfide strutturali rilevanti: la complessità burocratica, i dazi, la carenza di personale tecnico qualificato e i costi dell’energia, tra i più alti nella UE, rappresentano ostacoli concreti alla crescita e alla competitività. In questa fase è fondamentale che le istituzioni e il Governo collaborino a stretto contatto con associazioni e imprese per preservare un comparto che oggi vale quasi 10 miliardi di euro e rimane strategico per l’intero Sistema Paese. L’assemblea di oggi è stata un momento essenziale di confronto sul futuro del settore grazie anche alla presenza di rappresentanti politici, associazioni internazionali ed esperti di mercato. Un’occasione fondamentale per consolidare la reputazione globale dell’industria italiana delle valvole e dei rubinetti, emblema di innovazione e di qualità del Made in Italy.” L’agenda dell’assemblea annuale soci AvrL’assemblea ha riunito rappresentanti istituzionali, economisti, analisti geopolitici, operatori del settore e 12 associazioni internazionali provenienti da Stati Uniti, Giappone, Germania, Francia, Regno Unito e altri paesi, riunite a Milano per il “Milano White Paper”, il position paper condiviso su idrogeno, nucleare ed energia, confermando il capoluogo lombardo come punto di riferimento globale per l’industria e mettendo in luce la forza dell’export, la rilevanza economica e il ruolo strategico del Made in Italy. Dopo gli interventi iniziali di Sandro Bonomi, Presidente di Avr, e di Marco Fortis, Vice Presidente Fondazione Edison, moderati da Greta Cristini, analista geopolitica, l’assemblea si è sviluppata in cinque open panel tematici:Capitale umano: Competenze per la crescita del settoreEnergia e industria: Clean Industrial Deal, energia e industria al centro della transizioneIdrogeno e Nucleare: Prospettive italiane nel nuovo contesto energeticoAcqua / Chimica: Water Resilience Strategy, DWD, Pfas, Piombo, Cromo VISostenibilità e compliance: Salvaguardare la competitività dell'industria tra CBAM e tassonomia.Ogni panel ha affrontato temi chiave per le imprese associate, tra cui internazionalizzazione, innovazione tecnologica, transizione energetica, idrogeno, nucleare, processi produttivi e sviluppo delle competenze delle Pmi.L’assemblea ha posto l’attenzione sul futuro del comparto, con un focus sul nuovo nucleare italiano, che sarà presentato alla World Nuclear Exhibition, la fiera mondiale del nucleare di Parigi il 4 novembre con una collettiva italiana di 28 aziende realizzata grazie a Italian Trade Agency e Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale su proposta ANIMA Confindustria, e sugli sviluppi nell’idrogeno, settori in cui le valvole italiane rappresentano componenti essenziali. Inoltre, sono state approfondite modalità innovative di formazione e gestione dei processi produttivi per le Pmi, con l’obiettivo di sostenere la crescita del comparto nei mercati globali. All'assemblea hanno partecipato alcuni membri del Parlamento europeo e parlamentari italiani della Commissione Energia, tra i quali l’On. Paolo Inselvini, l’On. Vinicio Peluffo, l’On. Luca Squeri, l’On. Luca Toccalini, l’On. Isabella Tovaglieri, l’On. Mariateresa Vivaldini e l’On. Silvia Sardone insieme a Davide Carlo Caparini, Consigliere di Regione Lombardia che hanno illustrato il punto di vista istituzionale sulle politiche energetiche e commerciali del settore.AVR è l'associazione industriale federata ANIMA Confindustria che rappresenta le aziende italiane del settore valvole e rubinetteria. Nel 2024 il comparto ha raggiunto un fatturato di 9,55 miliardi di euro, con una quota export/fatturato che supera il 60% (dati Ufficio Studi Anima).ANIMA Confindustria Meccanica Varia è l'organizzazione industriale di categoria che, all’interno di Confindustria, rappresenta le aziende della meccanica varia e affine, un settore che occupa 221.700 addetti per un fatturato di 56 miliardi di euro e una quota export/fatturato del 60% (dati Ufficio Studi Anima). I macrosettori rappresentati da ANIMA sono: edilizia e infrastrutture; movimentazione e logistica; produzione alimentare; produzione di energia; produzione industriale; sicurezza e ambiente.


Export meccanica italiana: primo semestre 2025 stabile, ma con segnali di incertezza

I dati Anima evidenziano crescita marginale (+0,4%), settori in forte polarizzazione e pressione competitiva dall'esteroIl primo semestre 2025 si chiude con un export complessivo della meccanica varia italiana sostanzialmente stabile, registrando una crescita marginale dello 0,4% (per un totale di 19,84 miliardi di euro) rispetto allo stesso periodo del 2024. Un dato che fotografa un settore resiliente ma anche un quadro di incertezza crescente, con prestazioni percentuali molto polarizzate che rivelano comparti in forte espansione e altri in netta contrazione. Sono questi i principali risultati emersi dall'analisi condotta dall'ufficio Statistica e Market intelligence di Anima Confindustria sui dati del primo semestre dell'anno. Il comparto della meccanica varia continua a confermare la propria vocazione all'export, con circa il 60% della produzione destinata ai mercati esteri. Ciò nonostante, i dati del primo semestre evidenziano dinamiche contrastanti che richiedono particolare attenzione.Tra i settori che hanno registrato le performance migliori spiccano i produttori di turbine idrauliche e a vapore, seguiti dalle attrezzature frigorifere per il commercio, in forte crescita con un incremento del 20,8% rispetto al primo semestre 2024 (pari a 407 milioni di euro esportati). Al terzo posto troviamo i forni industriali con un incremento del 12,5%, nonché le macchine e forni per panifici, che registrano un ottimo +9,2. Il settore valvolame e rubinetteria conferma una solida crescita, mantenendosi come pilastro dell'export italiano con oltre 3 miliardi di euro (+4,6%).All'opposto, i settori in maggiore difficoltà evidenziano contrazioni significative. I carrelli industriali subiscono il calo più marcato con un -20,2%, passando da 1.31 miliardi a 1.05 miliardi di euro. Anche i motori a combustione interna registrano una forte contrazione del -19,7%, riflettendo probabilmente la transizione in corso verso soluzioni elettriche e fonti alternative. Sul fronte dei mercati internazionali, nel primo semestre 2025 gli Stati Uniti si sono confermati il primo paese di destinazione (2,3 miliardi di euro totali), anche a causa dell’incremento di ordini da parte delle aziende oltreoceano negli scorsi mesi - con l’obiettivo di fare scorte in vista della piena entrata in vigore dei nuovi dazi. Proprio a causa dei dazi, rimangono forti preoccupazioni per molti comparti della meccanica già a partire dal secondo semestre di quest’anno.La Germania, pur rimanendo il secondo principale mercato per l'export italiano (1,87 miliardi di euro e -3,3%), continua a registrare segnali di debolezza, confermando un trend negativo che si protrae ormai da diversi trimestri. Anche la Francia mostra fragilità crescenti (-6,3%), con contrazioni marcate in diversi comparti, evidenziando come l'instabilità economica e politica stia pesando sulla domanda industriale interna. Nondimeno, diverse aziende della meccanica italiana hanno dimostrato capacità di diversificazione geografica, trovando sbocchi in mercati extraeuropei – soprattutto in Arabia e Emirati Arabi Uniti. In Europa, netta crescita per l’export verso la Spagna (+13,1%) che sale al quarto posto tra le destinazioni della meccanica Anima, con un totale di 934 milioni di euro. Sul fronte dell'import i dati evidenziano una crescita generale significativa del 6,7%, segnalando una pressione competitiva crescente da parte di fornitori esteri. Particolarmente rilevante è la dinamica degli impianti aeraulici, il cui import registra un incremento del 26,9%, e delle macchine e forni per panifici: +109% rispetto al dato dell’anno scorso. Anche gli articoli casalinghi mostrano un'esplosione dell'import (+32,6%). «I risultati del primo semestre confermano che l'industria meccanica italiana, rispetto al periodo del primo semestre 2024, mantiene una sostanziale stabilità, dimostrando ancora una volta la propria resilienza e capacità di adattamento», dichiara Pietro Almici, presidente di Anima Confindustria. «Questo dato, pur positivo in un contesto internazionale complesso, evidenzia però un arresto della crescita. La meccanica varia italiana ha dimostrato negli ultimi anni una straordinaria forza e capacità di rimbalzo, sapendo diversificare i mercati di sbocco anche in momenti critici. Tuttavia, le tensioni geopolitiche, la questione dei dazi statunitensi, l'indebolimento dei principali partner europei e la crescente pressione competitiva dall'estero generano incertezza per il futuro. Pur mantenendo la propria solidità strutturale, l’industria meccanica si trova ad affrontare sfide sempre più pressanti. La capacità dimostrata dalle imprese italiane di mantenere buone posizioni sui mercati globali rappresenta un elemento positivo, ma la situazione richiede attenzione costante e interventi strutturali per tutelare la competitività di una branca strategica per l’intera economia nazionale, senza dimenticare il tessuto sociale implicitamente coinvolto. È fondamentale che le istituzioni nazionali ed europee sostengano il comparto con politiche industriali mirate, favorendo la competitività delle imprese e garantendo condizioni di concorrenza equa sui mercati internazionali».ANIMA Confindustria è l'organizzazione industriale di categoria che, all'interno di Confindustria, rappresenta le aziende della meccanica varia e affine, un settore che occupa 221.700 addetti per un fatturato di 55,5 miliardi di euro e una quota export/fatturato del 59% (dati Ufficio Studi Anima). I macrosettori rappresentati da ANIMA sono: edilizia e infrastrutture; movimentazione e logistica; produzione alimentare; produzione di energia; produzione industriale; sicurezza e ambiente.


Open House EMIL MACCHINE UTENSILI dal 5 all’8 novembre.

In esposizione i suoi quattro brand di eccellenza.Leader nell’importazione e distribuzione di centri di lavoro e torni ad elevato standard tecnologico, EMIL MACCHINE UTENSILI ospiterà clienti e visitatori con un’Open House in programma nei giorni 5, 6, 7, 8 novembre 2025 presso la sede di Modena, via Bulgaria, 24.L’evento si concentrerà sulla presentazione dei suoi quattro brand internazionali e sui vari modelli di punta, che in pratica possono soddisfare ogni esigenza di settore legata alle lavorazioni di asportazione truciolo, per piccole, medie o elevate produzioni.Con lo slogan “Tecnologie per produrre: vieni a scoprire le performance dei nostri 4 brand di eccellenza e come massimizzare la tua produzione”, l’Open House si configura come una vetrina, ma anche come un’esperienza immersiva con l’opportunità di vedere in funzione le macchine utensili. L’attenzione sarà focalizzata su:- precisione aumentata- drastica riduzione dei tempi ciclo- flessibilità produttiva- semplicità di programmazioneI marchi e i modelli presenti durante l’Open HouseENSHU, centri di lavoro CNC dalle prestazioni superiori.  In esposizione i modelli più avanzati del costruttore: - centro di lavoro orizzontale ENSHU GE480He - centro di lavoro orizzontale ENSHU GE590HePer questi centri di lavoro, impiegati per lavorazioni intensive e la produzione di componentistica di precisione, ENSHU garantisce grande rigidità, stabilità, precisione, velocità di avanzamento elevate, grandi dimensioni dell’area di lavoro e delle corse degli assi X-Y-Z. ENSHU è un costruttore che punta sulla combinazione tra precisione e produttività e le sue macchine sono in grado di garantire un’accuratezza elevata anche in condizioni di asportazione di truciolo particolarmente pesante.FUJI, torni CNC frontali a doppio o mono mandrinoIn esposizione i modelli:- CSD 300 II (R-motorizzato) a doppio mandrino anteriore, torrette e robot a portale.  Funzionamento intuitivo grazie ad un’interfaccia personalizzata per la configurazione. Alta velocità di traslazione del robot e di indexaggio della torretta. E’ predisposto per la connessione IoT.- ACUFLEX 400S, modello di punta nella gamma di torni CNC multitasking. Combina capacità di lavoro complesse con l’alta produttività. 4 assi controllati (X,Y,Z e C dell’asse mandrino).- TN 300 II, per la tornitura automatizzata di volumi elevati. Tornio da ripresa o da barra efficiente e compatto, integra di serie un robot a portale per il carico/scarico dei pezzi. Ha una struttura compatta che lo rende ideale per essere integrato in linee di produzione esistenti o in spazi limitati.PRIMINER, centri di lavoro CNC con un ottimo rapporto prestazioni/prezzo.In esposizione i modelli:- C500-5X centro di lavoro a 5 assi in continuo. Modello di punta compatto, abbina l’alta tecnologia del 5 assi ad un prezzo competitivo. E’ costruito con una robusta tavola a doppio supporto e usa componenti come encoder e righe ottiche di marca per garantire risultati precisi e ripetibili.- V11L/V13L/V15L centri di lavoro verticali a 3 assi di altissima precisione e massima durata. Si caratterizzano per offrire un’elevata rigidità strutturale e una grande capacità di carico. Ideali per lavorazioni impegnative e gravose. Ampie aree di lavoro.SMART Machine Tool, torni CNC robusti e ad alte prestazioni. Presentato di recente al mercato, il marchio si posiziona perfettamente per affidabilità, precisione e costo competitivo. Si caratterizzano per la struttura del corpo ad alta rigidità per lavorazioni pesanti.- NL3000BLM, tornio CNC orizzontale ideale per lavorazioni pesanti e complesse. Per lavorazioni pesanti e complesse di pezzi medio-lunghi. E’dotato di torretta con utensili motorizzati per operazioni di fresatura e foratura fuori asse. - NL2500SY, tornio CNC orizzontale multi-asse (5-6) ad alta produttività. Lavora pezzi complessi con grande precisione, compresa la lavorazione frontale, radiale e angolare in un unico ciclo. Ideale per lavorazione di pezzi in serie medio/corti completamente finiti.- NL2500Y/700, tornio CNC multiasse (4 assi). Ideale per la tornitura di pezzi lunghi che non possono essere lavorati in una sola presa per l’assenza del contromandrino.Oltre all’esposizione dei marchi di cui EMIL MACCHINE UTENSILI è importatore esclusivo per l’Italia, ci sarà la presenza di un tornio parallelo CNC COMEV, modello PICO DUE EVO, la presenza di un REMA CONTROL point oltre a numerosi partners: RUBIX, FANUC, SIEMENS, RENISHAW, HEIDENHAIN, TOP SOLID.Contatti:T. 059 311 574vendite@emusrl.com 


Expo Centre Sharjah to Gather 650 Brands, 300+ Companies from 38 Countries for SteelFab 2026

Cutting-Edge Iron and Steel Technologies to Be Unveiled in Sharjah Expo Centre Sharjah is set to host the 21st edition of SteelFab, the Middle East’s leading event for the metalworking, metal manufacturing, and steel fabrication industry, from January 12 to 15, 2026.The exhibition is expected to see strong participation from regional and international companies and manufacturers, featuring more than 650 major global brands from 38 countries showcasing their latest technologies, machinery, and innovations in the metalworking sector.Active International Participation and Strong Local PresenceSteelFab 2026 will bring together top local and international players in the iron and steel industry to present state-of-the-art machinery, equipment, and tools related to Sheet metal industries, welding and cutting, pipe manufacturing, robotics, and other advanced technologies.Participants will include leading companies from the UK, Germany, India, Taiwan, China, Italy, Turkey, and the UAE, in addition to the most prominent local manufacturers and distributors.Strengthening Sharjah’s Role as a Regional Metal Production HubH.E. Saif Mohammed Al Midfa, CEO of Expo Centre Sharjah, emphasized that SteelFab remains the region’s premier platform for the metal-manufacturing and steel fabrication industry. He noted that the exhibition continues to play a pivotal role in enabling manufacturers and companies to showcase their latest products and services, while connecting with potential clients and strategic partners. He added that SteelFab’s remarkable success over the past two decades is reflected in consistently high participation levels. The 2026 edition is expected to draw over 300+ international companies and 180 local firms, marking an increase compared to previous editions. A surge in visitor turnout is also anticipated, with attendees representing a wide range of industrial sectors.Advanced Modern TechnologiesSteelFab 2026 will focus on the latest cutting-edge technologies transforming the global iron and steel industries. This edition will once again feature Metal cutting, Metal forming, Welding, Power tools, Innovation trends, Market analysis, Automation, 3D printing and the growing impact of Artificial Intelligence (AI) on manufacturing processes. To foster greater connectivity, SteelFab 2026 will host an expanded Buyers Program, providing exclusive networking opportunities between exhibitors and more than 250 key industry leaders. The exhibition will also spotlight the newest technologies in Laser cutting, Welding, Robotics, CNC machining, Machine tools, Plate & pipe bending & cutting, 3D printing and precision metal fabrication. In addition, it will feature the 5th edition of the Best Welder Competition, offering a platform to showcase talent, recognize excellence, and celebrate innovation in welding practices.

23/10/2025
Per info: STEEL FAB 2026

Anima Confindustria ha presentato a Bruxelles il Manifesto della Meccanica 2025 per l’Ue

Consiglio generale al Parlamento europeo per difendere la competitività industriale. Almici “Non chiediamo protezioni, ma condizioni giuste per competere”Una delegazione di Anima Confindustria ha incontrato oggi al Parlamento Europeo la vicepresidente del Parlamento europeo, Antonella Sberna, e rappresentanti delle istituzioni europee per condividere le priorità dell’industria meccanica italiana. La missione, organizzata dall’Ufficio Anima Bruxelles, ha avuto l’obiettivo di sollecitare un impegno politico e operativo affinché l’Unione Europea offra una risposta strategica di fronte ai dazi imposti dagli Stati Uniti e alle sfide della transizione ecologica, che rischiano di compromettere la competitività della manifattura europea.Durante l’incontro è stato presentato il documento “Manifesto della Meccanica 2025 per l’UE – Un nuovo patto per l’industria italiana ed europea”, frutto di un ampio lavoro di analisi e confronto con le trentaquattro associazioni federate Anima. Il documento propone tre direttrici di azione: rilanciare una politica industriale europea coordinata, con strumenti concreti e semplificazioni normative; gestire in modo equilibrato la transizione ecologica, integrando innovazione di frontiera e tecnologie già disponibili; tutelare l’export e la concorrenza internazionale, chiedendo una risposta alle nuove barriere commerciali che colpiscono in modo sproporzionato la meccanica.«Serve un’Europa capace di fornire risposte operative e non solo politiche», ha dichiarato Pietro Almici, presidente di Anima Confindustria. «Le imprese della meccanica hanno bisogno di politiche industriali chiare ed efficaci per affrontare le sfide che ci attendono. Dobbiamo difendere la competitività e il know how delle nostre imprese, per difendere la capacità produttiva e tecnologica dell’Europa stessa».Il Manifesto evidenzia come l’industria rappresentata da Anima – oltre 55,5 miliardi di euro di fatturato, più di 221.000 addetti e una forte propensione all’export – costituisca il cuore del sistema produttivo europeo. Tuttavia, la combinazione di crisi geopolitiche, nuove normative ambientali e tensioni commerciali rischia di ridisegnare gli equilibri industriali globali a nostro svantaggio.Il tema più importante discusso a Bruxelles è stato quello dei dazi americani, che colpiscono duramente la meccanica industriale e strumentale. A fronte dell’accordo quadro siglato tra Ue e Usa, la Casa Bianca ha deciso successivamente di introdurre nuovi dazi al 50% sulle componenti in acciaio e alluminio su 407 codici doganali - che vanno a colpire l’80% della produzione dei settori rappresentati da Anima – portando i dazi a una percentuale di gran lunga superiore al 15%, appesantendo inoltre l’iter burocratico da parte delle aziende della meccanica. La Federazione ha ribadito che non è possibile pianificare l’export senza regole doganali chiare e un sostegno europeo coordinato. Il rischio, già concreto, è la perdita di quote di mercato negli Stati Uniti, primo partner extraeuropeo del comparto.Tra le altre priorità emerse, l’istanza dell’industria per un approvvigionamento energetico sicuro, accessibile e a costi competitivi: una condizione essenziale per la sostenibilità delle filiere produttive. La transizione deve bilanciare ambizione ambientale e realismo economico, integrando soluzioni pronte all’impiego e innovazioni di lungo periodo.La Federazione sostiene inoltre la necessità di un Clean Industrial Deal, che sia un continuo del Green Deal europeo, ma fondato su neutralità tecnologica e competitività. Le imprese devono poter scegliere le migliori tecnologie disponibili per ridurre le emissioni, senza vincoli che penalizzano la produzione e l’occupazione.Contestualmente, Anima propone di rafforzare il dialogo con le istituzioni europee per diversificare i mercati di destinazione, puntando su accordi con il Mercosur e nuovi partenariati con aree in crescita emergenti in Asia e in Africa. Tali intese devono garantire reciprocità normativa e standard europei di qualità e sicurezza, tutelando i produttori europei da concorrenza sleale e importazioni non conformi.«Il confronto di Bruxelles – ha concluso Almici – con europarlamentari appartenenti a tutti i gruppi politici del Parlamento europeo, è stato un momento fondamentale per riaffermare il ruolo della meccanica come pilastro della competitività europea. Chiediamo una visione strategica che metta le imprese nelle condizioni di investire, innovare e crescere. In quest’incontro, che ha visto coinvolto tutto il Consiglio Generale di Anima, abbiamo ribadito il rischio di tutta l’Europa di indebolire i propri asset produttivi e di perdere terreno rispetto ad altri blocchi economici. Non chiediamo protezioni o favoritismi, ma condizioni giuste per competere».La missione si inserisce nel quadro delle attività istituzionali di Anima Bruxelles, che rappresenta la voce della meccanica italiana presso le istituzioni comunitarie, favorendo il dialogo costante tra imprese, europarlamentari e stakeholder del sistema industriale. Con il Manifesto della Meccanica 2025 per l'Ue, Anima rinnova il proprio impegno a collaborare con la Commissione e il Parlamento per una politica europea della competitività capace di coniugare sostenibilità, autonomia e crescita.


Nuova gamma di tensionatori a catena di Norelem

Tre dimensioni, massima flessibilità, tensionamento precisoIn più dimensioni e opzioni per la forza di serraggio, materiali robusti, ausili per il montaggio e possibilità di ritensionamento, la nuova gamma di tensionatori a catena di norelem soddisfa con efficacia praticamente ogni esigenza del settore meccanico, dagli spazi di installazione ristretti fino alle applicazioni con catene sottoposte a forti sollecitazioni. I tensionatori a catena sono utilizzati in una grande varietà di macchine e impianti. La loro principale funzione è compensare l’allungamento progressivo della catena dovuto all’usura garantendo una tensione costante. Di conseguenza, aumentano la durata utile e l’affidabilità della trasmissione a catena. Il funzionamento dei tensionatori a catena di norelem è oscillante ed elastico: in questo modo si evitano le pressioni superficiali eccessive, mentre la forza complessiva dovuta al peso della catena e alla forza centrifuga nel ramo libero viene controllata in modo ottimale. Il montaggio è semplice e si effettua idealmente subito dietro la ruota motrice, in modo da mantenere il più corto possibile il ramo libero della catena. L’alloggiamento dei tensionatori a catena è realizzato in plastica o acciaio; per le esigenze più complesse sono disponibili anche versioni in acciaio inox. I profili di scorrimento sono prodotti con polietilene ad altissimo peso molecolare PE-UHMW. Norelem offre soluzioni per ogni esigenza di serraggioLa robusta dimensione TS viene fornita nella versione standard con un alloggiamento in acciaio zincato con verniciatura plastica, a scelta con profilo arcuato o ellittico. Il sistema di serraggio è dotato di due molle a compressione precaricate. Queste molle possono essere rilasciate singolarmente per ottenere tre livelli della forza di serraggio:solo molla destra rilasciata: forza di serraggio elevata solo molla sinistra rilasciata: forza di serraggio bassa entrambe le molle rilasciate: forza di serraggio extra  La dimensione compatta 0 è disponibile in due versioni con diverse forze di serraggio: forza elastica bassa (58-32 N) e forza elastica alta (132-60 N). Il design compatto rende questo sistema di serraggio la soluzione ideale per le installazioni in spazi ridotti e, grazie al suo alloggiamento in plastica, è totalmente esente da corrosione. I versatili tensionatori a catena della dimensione 1 sono disponibili in due versioni con diverse forze di serraggio e in due forme: forza elastica bassa (174-32 N), forza elastica alta (396-60 N), forma A (alloggiamento corto) e forma B (alloggiamento lungo).Tra gli extra figurano una scala cromatica per un rapido controllo visivo della tensione della catena e diversi angolari di fissaggio e fori asolati, per una facile regolazione e compensazione degli errori di allineamento. 

06/11/2025
Per info: Norelem

Introduzione di un best-seller per la profilatura e altre novità per la troncatura

Geometria di profilatura ad alta precisione -RO ora disponibile in CoroCut® 2Sandvik Coromant, leader globale in utensili per il taglio del metallo e soluzioni correlate, ha introdotto quattro geometrie di inserto ottimizzate all'interno del suo concetto di troncatura e scanalatura ad alte prestazioni, CoroCut® 2. Il lancio include la geometria di profilatura rettificata -RO per superleghe HRSA a base di nichel, oltre alle tre geometrie di troncatura aggiornate -CF, -CS e -CR. Queste aggiunte si traducono in vantaggi quali ridotta formazione di bave e pioli e migliore qualità del filo tagliente.CoroCut® 2 è sinonimo di qualità, efficienza e sicurezza di processo in un'ampia gamma di applicazioni, per aiutare le officine ad aumentare la produttività, ottimizzare il consumo di energia e ridurre lo spreco di materiali. L'ultimo sviluppo della gamma rende l'offerta ancora più completa, con geometrie specifiche per la profilatura in materiali impegnativi e operazioni di troncatura che richiedono una maggiore affidabilità e produttività.La geometria di profilatura rettificata -RO, ideale per operazioni di finitura in superleghe HRSA a base di nichel, è stata aggiornata e inclusa nella gamma CoroCut® 2. Nuove qualità e un'interfaccia a binario stabilizzatrice migliorano la resistenza all'usura e la precisione dimensionale, consentendo tolleranze strette e una qualità superficiale costante. "Da tempo, la geometria -RO è la geometria di inserto più diffusa del concetto CoroCut® 1-2, grazie al tagliente affilato, alle tolleranze strette e all'elevata qualità del filo tagliente, tutti elementi fondamentali per la produzione di componenti complessi nel segmento aerospaziale", afferma Jenny Claus, Product Manager Parting and Grooving presso Sandvik Coromant.Inoltre, la gamma include tre geometrie di troncatura ottimizzate o aggiunte ex-novo:Geometria -CF: geometria positiva ad azione di taglio leggera aggiornata con le qualità CoroCut® 2 e la tecnologia brevettata Flashlight, per offrire basse forze di taglio e una qualità superiore del filo taglienteGeometria -CS: geometria rettificata con angolo frontale e tagliente affilato per ridurre al minimo la formazione di bave e pioli, ora con un'interfaccia a binario per una maggiore stabilitàGeometria -CR: geometria versatile con nuovo angolo frontale che riduce la formazione di bave e pioli in un'ampia gamma di materiali, ideale nelle operazioni in cui sono richiesti taglienti robusti e resistenti"Gli inserti CoroCut® 2 si distinguono per i vantaggi della nostra tecnologia Flashlight, dell'interfaccia a binario e delle qualità ad alte prestazioni", afferma Fredrik Selin, Product Application Specialist presso Sandvik Coromant. "Indipendentemente da quale sia la sfida di troncatura o scanalatura da affrontare, queste caratteristiche garantiscono un eccellente controllo truciolo, una durata prolungata dell'utensile e un'elevata stabilità, anche con velocità e avanzamenti elevati".La gamma CoroCut® 2 include utensili e inserti per operazioni di troncatura, scanalatura interna ed esterna, scanalatura frontale e profilatura, dalla sgrossatura alla finitura. Concepita per l'uso con inserti a due taglienti in ogni tipo di materiale e applicazione ISO, si tratta di una soluzione di attrezzamento versatile, sostenibile e in efficienza costi per soddisfare i severi requisiti della produzione moderna.Maggiori informazioni su CoroCut® 2 disponibili sul sito web di Sandvik Coromant. Sandvik CoromantInsieme a clienti e partner, Sandvik Coromant apre la strada verso un futuro sostenibile e fornisce soluzioni di attrezzamento alle industrie meccaniche di tutto il mondo. Oltre ottant'anni di esperienza pratica ci hanno permesso di accumulare un patrimonio di conoscenze nel taglio e nella lavorazione dei metalli. Queste competenze trasformano ogni sfida in un'opportunità di innovazione, collaborazione e soluzioni all'avanguardia. Il nostro obiettivo è quello di perseguire un cambiamento in positivo promuovendo la sostenibilità, l’efficienza e la crescita per plasmare un futuro in cui l’innovazione sia protagonista. Parte del gruppo globale di ingegneria industriale Sandvik, Sandvik Coromant è impegnata a costruire il futuro, insieme ai propri clienti. Per maggiori informazioni, visitate il sito www.sandvik.coromant.com o seguiteci sui social media.


Forno industriale di ricottura: cos’è e a cosa serve

Quando si parla di forni industriali si tende a pensare a un’unica categoria di macchinari, ma in realtà esistono numerose tipologie, ognuna pensata per rispondere a esigenze specifiche di lavorazione. Un esempio fondamentale è il forno di ricottura (o di solubilizzazione), ampiamente utilizzato nelle aziende del settore metalmeccanico.Cos’è un forno industriale di ricotturaIl forno di ricottura è un macchinario destinato al trattamento termico dei metalli, in particolare degli acciai inossidabili austenitici, noti per le loro eccellenti proprietà meccaniche e per la resistenza alla corrosione.Il processo prevede:1.    Riscaldamento del metallo fino a una temperatura elevata.2.    Mantenimento della temperatura per un tempo prestabilito.3.    Raffreddamento rapido, in genere tramite aria o acqua.Grazie a questo ciclo, i metalli trattati migliorano le proprie caratteristiche, acquisendo:•    maggiore resistenza sia a temperatura ambiente che elevata,•    migliore resistenza alla corrosione,•    massima resistenza all’ossidazione.Tipologie di forni di ricotturaEsistono diverse configurazioni di forni di ricottura, che variano in base al tipo di produzione:•    Forni continui: dotati di sistemi di movimentazione tramite nastri in leghe ad alta resistenza o rulli (anche in ceramica, per lavorazioni ad alte temperature con efficienza energetica superiore).•    Forni a batch: ideali per produzioni non continuative o per componenti specifici come raccordi, lavelli, tubi o pale per turbine.Questa varietà permette di rispondere alle necessità di diversi settori: automotive, metallurgia, design e lavorazioni speciali.Altri forni per trattamenti termiciOltre ai forni di ricottura, il settore offre molte altre soluzioni:•    forni per brasatura,•    forni per sinterizzazione,•    forni per tempra,•    forni di riscaldo per la forgia.Ognuno di essi ha caratteristiche e campi di applicazione specifici, rendendo fondamentale il supporto di esperti nella scelta.SABE Forni: consulenza e soluzioni su misuraIn un panorama così articolato, affidarsi a un partner qualificato è la chiave per ottenere il forno industriale più adatto alle proprie esigenze.Sabe Forni è un punto di riferimento internazionale nella progettazione e realizzazione di forni industriali su misura. Oltre alla vendita, l’azienda trevigiana offre un servizio di consulenza specializzata per guidare le imprese nella scelta del macchinario più adatto, garantendo efficienza, qualità e affidabilità.

05/11/2025
Per info: Sabe Forni

Nuovi componenti ed elementi di sostegno per impianti di trasporto di Kipp

Una guida forte per il nastro trasportatoreProdotti dalle dimensioni più svariate, forme sempre diverse, materiali e ambienti impegnativi: oggi agli impianti di trasporto si chiede molto. Il nuovo sistema modulare di KIPP offre il margine necessario per affrontare proprio queste sfide. Le guide laterali regolabili consentono un adattamento semplice e rapido del nastro trasportatore e un trasporto senza danni. Gli elementi di sostegno forniscono la necessaria stabilità. Nasce così un sistema versatile e flessibile che soddisfa ogni esigenza in termini di facilità d’uso e sicurezza dei processi.Se un prodotto non scorre stabilmente su un nastro trasportatore, raramente la causa è una sola. Spesso sono piccole deviazioni nella guida o un sostegno insufficiente della struttura a causare i problemi. Con il nuovo sistema modulare di componenti per gli impianti di trasporto, KIPP offre una soluzione modulare che si adatta ai materiali trasportati e agli ambienti più svariati: dall’industria alimentare e dell’imballaggio, fino alle tecnologie di automazione.Una regolazione individuale per gli scenari di trasporto più svariatiGuide laterali regolabili e componenti di supporto come connettori per tubi o elementi di sostegno sono parti indispensabili della moderna tecnologia di trasporto. Garantiscono infatti un orientamento preciso e una guida sicura del materiale trasportato, adattandosi alla sua dimensione, alla sua forma e al suo materiale. Questo consente di trasportare serie di prodotti diverse senza impegnative riconfigurazioni.Le nuove guide laterali di KIPP sono disponibili in un materiale plastico leggero e resistente alla corrosione (PE-UHMW). Il PE-UHMW assicura un minimo attrito tra la guida e il prodotto, consentendo così un trasporto estremamente delicato dei prodotti sensibili. Il sistema modulare, oltre alle guide laterali, comprende diverse varianti di supporti e morsetti. I morsetti singoli o doppi offrono una tenuta adeguata, mentre le barre piatte regolabili in altezza consentono una regolazione millimetrica. Inoltre, KIPP mette a disposizione i morsetti adatti per l’impiego con profili tondi in acciaio inoxStabilità per l’intero impiantoOltre alle guide laterali, il sistema modulare di KIPP comprende elementi di sostegno che stabilizzano e mettono in sicurezza la struttura del trasportatore. I componenti impediscono la deformazione della struttura e garantiscono un orientamento preciso del nastro trasportatore. I connettori per tubi degli elementi di sostegno sono adattati ai diametri standard di 48,3 mm e 60,3 mm (DIN EN 10220) e consentono collegamenti trasversali stabili e adeguamenti modulari. A seconda della versione, la capacità di carico varia tra 1,5 kN e 9,6 kN. La gamma comprende elementi di base a due o tre gambe, connettori a T e teste di supporto. Tutti i componenti sono realizzati con materiali durevoli e resistenti alla corrosione.Un sistema, tante possibilitàIl nuovo sistema modulare di KIPP è progettato in modo che gli utenti possano integrare facilmente i componenti negli impianti esistenti o configurarli per nuovi progetti. La struttura modulare consente di sostituire o ampliare i singoli componenti in base alle esigenze. In questo modo gli impianti di trasporto possono essere adeguati in modo mirato al variare dei prodotti o delle condizioni del processo, senza compromessi in termini di sicurezza e qualità del trasporto.

04/11/2025
Per info: Kipp

UMILL 1000: Il potente centro di lavoro multifunzionale

Con l´introduzione del nuovo UMILL 1000, EMCO amplia strategicamente la propria gamma di centri di lavoro universali a 5 assi simultanei, creando il collegamento ideale tra i modelli UMILL 750 e UMILL 1500. Il nuovo modello è stato sviluppato per rispondere alla crescente domanda di soluzioni versatili, compatte e potenti, in grado di combinare operazioni di fresatura e tornitura in un'unica macchina, aprendo possibilità applicative pressoché illimitate.HALLEIN - TAXACH. Frutto della sinergia tra le competenze delle filiali italiane EMCO, EMCO MECOF ed EMCO FAMUP, l´UMILL 1000 rappresenta un´evoluzione tecnica logica del collaudato modello UMILL 750. Il progetto è stato sviluppato come risposta concreta alle esigenze del mercato in termini di elevata produttività, flessibilità applicativa e facile integrazione nelle linee di produzione automatizzate. La struttura a portale altamente rigida, realizzata in ghisa e acciaio saldato, garantisce un´eccellente stabilità termica e consente di eseguire operazioni combinate di tornitura e fresatura su un´unica macchina. Grazie alle guide a rulli da 55 mm sugli assi X e Y e agli azionamenti diretti sugli assi lineari, oltre ai motori torque sugli assi A e C, questo centro di lavoro universale assicura una lavorazione precisa anche con pezzi complessi. Gli ampi campi di lavoro (900 mm in X, 1.000 mm in Y e 700 mm in Z), la grande corsa di rotazione dell´asse A (+/- 125°) e una capacità di carico fino a 1.000 kg completano il profilo della macchina.L'elettromandrino con 15.000 giri/min e una coppia massima di 138 Nm, per una potenza di 38 kW, con interfaccia HSK-A63 di serie, consente un´asportazione di truciolo efficace e finiture superficiali di alta qualità.Il magazzino utensili dell´UMILL 1000 è equipaggiato di serie con 30 postazioni, espandibili a 60 o 90 a seconda delle esigenze, con cambio rapido e gestione random per ottimizzare i tempi e aumentare l´autonomia operativa. Altri tipi di magazzino sono disponibili su richiesta.Nonostante gli ampi campi di lavoro, il design rimane modulare e compatto, permettendo di lavorare in un solo bloccaggio pezzi complessi con diametro fino a 1.000 mm, altezza fino a 600 mm e peso massimo di 1.000 kg. Il design ergonomico e le numerose opzioni di personalizzazione dell´UMILL 1000 consentono una facile integrazione di sistemi automatizzati, una gestione ottimale dell´evacuazione truciolo e una manutenzione agevole - fattori essenziali negli ambienti produttivi intensivi delle aziende orientate al futuro.Grazie alle righe ottiche di serie sugli assi lineari e ai sistemi di misura diretta sugli assi rotativi, l´UMILL 1000 garantisce tolleranze minime e un´eccellente qualità superficiale. Gli azionamenti diretti sugli assi X e Y consentono elevate accelerazioni (6 m/s²) e velocità di avanzamento rapide (50 m/min), assicurando la massima precisione e dinamica di movimento.L´UMILL 1000 è disponibile con le più recenti tecnologie di controllo Siemens (Sinumerik ONE) o Heidenhain (TNC7). Il pannello di controllo, ergonomico, inclinabile e orientabile in avanti, garantisce condizioni di lavoro ottimali per l´operatore.Come tutte le macchine EMCO, anche l´UMILL 1000 è sviluppata e prodotta interamente in Europa, utilizzando componenti provenienti da aziende europee leader del settore, a garanzia di elevati standard qualitativi, affidabilità nel tempo e un concreto valore tecnologico aggiunto. Questa nuova soluzione EMCO si rivolge a officine e reparti produttivi orientati alla lavorazione ad alto valore aggiunto: dalla costruzione di stampi e utensili alla meccanica generale, fino all´industria automobilistica e alla subfornitura di precisione. L´UMILL 1000 si inserisce perfettamente in contesti in cui produttività, precisione e versatilità sono requisiti fondamentali.DATI TECNICI:UMILL 1000Corse e tolleranzeCorsa asse X [mm]                                                 900Corsa asse Y [mm]                                               1000Corsa asse Z [mm]                                                 700Campo di inclinazione asse A                            +/- 125°Campo di rotazione asse C                               n x 360°Velocità di avanzamento rapida assi X, Y, Z [m/min]     50TavolaDiametro [mm]                                              800Peso massimo pezzo [kg]                           1000Tavola di tornituraDiametro [mm]                                              800Peso massimo pezzo a 300 giri/min [kg]    1000ElettromandrinoCampo di velocità [rpm]                     50 - 15.000Potenza massima [kW]                                    38Coppia massima [Nm]                                   138Magazzino utensiliNumero postazioni utensili         30 (60/90)Tempo cambio utensile (TC-TC) [sec]            4,9 *Diametro massimo utensile [mm]                    80Lunghezza massima utensile [mm]               350Peso massimo utensile [kg]                               8*Secondo VDI 2852A proposito di EMCOIl produttore di macchine di Salisburgo EMCO è uno dei principali produttori di macchine utensili in Europa. EMCO impiega attualmente circa 800 persone in un totale di 4 siti di produzione in Austria e Italia. Il fattore centrale di successo dell'azienda a conduzione familiare, attiva a livello internazionale, è la competenza e l'esperienza acquisita in più di 75 anni di produzione di macchine utensili. Oggi, EMCO è sinonimo delle migliori soluzioni complete individuali e automatizzate, sia per la tornitura che per la fresatura.

23/10/2025
Per info: Emco

Introduzione di CoroTap® 100 con geometria -PM: filettatura di precisione nell'acciaio, senza interruzioni. Il giusto compromesso tra controllo truciolo e qualità del filetto

Sandvik Coromant, leader globale in utensili da taglio per il metallo e soluzioni di produzione, ha introdotto il suo utensile CoroTap® 100 con geometria -PM, una nuova famiglia di maschi ad asportazione a scanalatura diritta ottimizzati per i materiali ISO P. Progettata per garantire un'eccellente truciolabilità, questa nuova versione di utensili di maschiatura riduce nettamente le interruzioni in produzione e rende superflua la rimozione manuale dei trucioli. Ciò si traduce in una maggiore sicurezza per l'ambiente produttivo e in un processo di lavorazione più stabile con una produttività affidabile e continua, oltre che in interventi manuali minimi.Un'evacuazione truciolo efficace è fondamentale, soprattutto nella lavorazione di fori ciechi. CoroTap® 100 con geometria -PM è ottimizzato per l'adduzione interna di refrigerante, per una rimozione efficiente dei trucioli e finiture di alta qualità. Per prestazioni ottimali con i fori passanti, si consiglia l'uso di refrigerante esterno tramite pinze o ugelli."Integrando una gestione precisa dei trucioli con una filettatura di alta qualità, aiutiamo i produttori a mantenere un flusso produttivo stabile con interventi minimi da parte degli operatori", afferma Cory Carpenter, Global Product & Digital Application Specialist presso Sandvik Coromant. "Lo smusso rompitrucioli potrà sembrare una caratteristica secondaria, ma il suo effetto è determinante. La sua applicazione su due sole scanalature consente di separare efficacemente i trucioli senza compromettere la precisione e la finitura del filetto"."Il refrigerante non ha solo una funzione di supporto, ma riveste un’importanza critica per una filettatura di precisione", aggiunge Carpenter. "Con il flusso, la pressione e la concentrazione corretti, possiamo prevenire il ritaglio dei trucioli e garantire processi puliti ed efficienti".La gamma di maschi CoroTap® 100 è disponibile in una selezione completa di geometrie specifiche per i materiali ISO P, K, N e H. L'assortimento include maschi a scanalatura diritta, maschi con punta elicoidale, maschi a scanalatura elicoidale e maschi a rullare, per offrire ai produttori la soluzione più adatta ad ogni missione di filettatura.Per maggiori informazioni sulla gamma di maschi CoroTap® 100, visitate il sito web di Sandvik Coromant. Sandvik CoromantInsieme a clienti e partner, Sandvik Coromant apre la strada verso un futuro sostenibile e fornisce soluzioni di attrezzamento alle industrie meccaniche di tutto il mondo. Oltre ottant'anni di esperienza pratica ci hanno permesso di accumulare un patrimonio di conoscenze nel taglio e nella lavorazione dei metalli. Queste competenze trasformano ogni sfida in un'opportunità di innovazione, collaborazione e soluzioni all'avanguardia. Il nostro obiettivo è quello di perseguire un cambiamento in positivo promuovendo la sostenibilità, l’efficienza e la crescita per plasmare un futuro in cui l’innovazione sia protagonista. Parte del gruppo globale di ingegneria industriale Sandvik, Sandvik Coromant è impegnata a costruire il futuro, insieme ai propri clienti.Per maggiori informazioni, visitate il sito www.sandvik.coromant.com o seguiteci sui social media.


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